Accessibilità e mobilità

Sinistra Progetto Comune - Elezioni comunali Firenze

Occorre partire dal diritto alla mobilità, che corrisponde al dovere di contribuire con le proprie tasse alla fiscalità generale. Tutte le persone devono potersi spostare, a partire da chi è considerato soggetto più fragile, per età o difficoltà motorie. Questo è il punto fondamentale che può permetterci di uscire da un dibattito sbagliato, che l’Amministrazione uscente ha concentrato sulla sola tramvia, unica azione fatta a sostegno del trasporto pubblico locale.

 

Le barriere architettoniche e un’assenza di reale gestione dell’occupazione di suolo pubblico compromettono l’accessibilità della Città e quindi la sua fruibilità a tante persone. Questo è sicuramente un tema fondamentale, sul quale coinvolgere le associazioni impegnate sul fronte delle disabilità e delle invalidità.

 

Investire nel trasporto pubblico locale (TPL) non è solo uno strumento per ridurre il traffico cittadino e migliorare la qualità dell’aria, ma è anche un mezzo di inclusione e giustizia sociale. Ci prefiggiamo l’obiettivo di arrivare alla gratuità del servizio entro cinque anni e di iniziare dal primo mese di governo il confronto con la Regione Toscana per ripubblicizzare il TPL, riducendo le disuguaglianze di accesso e investendo risorse per migliorare l’efficienza del servizio. Questo comporterà la ri-progettazione del servizio urbano verso una maggiore integrazione modale delle linee su gomma e rotaia, il completamento della rete tramviaria (concludendo la progettazione in maniera partecipata e permettendole di attraversare il centro storico), l’investimento sulle reti ferroviarie per completare la rete urbana con una metropolitana di superficie e la riattivazione delle tante stazioni non utilizzate (oltre a sviluppare quelle sottoutilizzate). A ciò dovrà accompagnarsi anche l’espansione sistematica delle piste ciclabili, iniziando dal progetto Bicipolitana. In cinque anni, ci proponiamo di portare al 40% la quota degli spostamenti urbani effettuati tramite trasporto pubblico locale o mezzi di mobilità dolce e sostenibile.

 

Il completamento della rete ciclabile e la promozione dell’uso della bicicletta sono strettamente legati alla sicurezza stradale e alla riprogettazione delle strade e degli spazi urbani. In parallelo alla graduale introduzione di super-isolati pedonalizzati in tutti i quartieri, sono necessari interventi di adeguamento delle piste ciclabili e di moderazione del traffico. Per favorire la ciclabilità saranno inoltre previsti incentivi all’acquisto di mezzi di trasporto sostenibili, la realizzazione di bike-box e velostazioni pubbliche, l’aumento delle rastrelliere. Ciò si lega anche all’ottimizzazione dei percorsi pedonali al fine di migliorare l’accessibilità urbana.

 

Non è sufficiente mettere qualche cartello per realizzare delle zone 30, a cui siamo favorevoli purché si riveda complessivamente l’assetto stradale per rendere più intuitivo il rispetto del limite e garantire reale sicurezza per l’utenza debole. La viabilità va ripensata complessivamente, favorendo la sicurezza stradale e coinvolgendo chi ogni giorno ci lavora, a partire dalle operatrici e dagli operatori della Polizia Municipale.

 

Grazie all’impegno della nostra coalizione (e della sinistra di opposizione che ci ha preceduto) abbiamo ottenuto un riconoscimento della teoria dei Nudge, ma niente di concreto è stato fatto. Tanto si può fare per favorire comportamenti positivi della cittadinanza e di chi si muove con mezzi privati, senza concentrarsi unicamente su azioni sanzionatorie.

 

Proposte:

  • Realizzare un piano quinquennale per rendere gratuito il trasporto pubblico locale (TPL), a vantaggio anzitutto delle categorie più vulnerabili e in condizioni di maggior bisogno (classi lavoratrici, studentesse e studenti, persone anziane o in condizioni di fragilità).
  • Riportare la gestione del trasporto pubblico metropolitano sotto il controllo di una società partecipata pubblica, garantendo un servizio più efficiente e orientato alle esigenze della comunità.
  • Ridisegnare la rete di trasporto pubblico su gomma per integrare le aree della città non coperte dalle linee tramviarie, aumentando sia la capillarità che la frequenza dei servizi, anche in orario notturno e con attenzione al collegamento di strutture sanitarie e istituti scolastici.
  • Completamento della rete tramviaria, concludendo la progettazione in maniera partecipata e permettendole di attraversare il centro storico.
  • Rinnovare il parco autobus del TPL con mezzi elettrici.
  • Rendere Firenze una Città 30 entro cinque anni attraverso l’introduzione di un limite di velocità generalizzato di 30 km/h (a eccezione delle strade di scorrimento) al fine di aumentare la sicurezza stradale e la vivibilità della città.
  • Ridurre il traffico veicolare e promuovere l’espansione di aree pedonalizzate, anche fuori dal centro storico, secondo il modello dei super-isolati sperimentati a Barcellona.
  • Promuovere la ciclopedonalità attraverso la realizzazione di infrastrutture ciclabili e percorsi pedonali sicuri, con l’obiettivo di raddoppiare la rete esistente entro cinque anni e integrarla con il trasporto pubblico.
  • Potenziare il servizio ferroviario metropolitano ad uso di metropolitana di superficie, anche attraverso il ripristino delle fermate dismesse.
  • Condurre una mappatura delle barriere architettoniche e degli ostacoli che limitano l’accessibilità della città, anche oltre gli attraversamenti pedonali. Avviare un programma di abbattimento delle stesse.
  • Escludere le “multe” (sanzioni amministrative) dal bilancio preventivo in modo da rendere le sanzioni non un obiettivo per l’amministrazione, ma risorse aggiuntive derivanti dall’anno precedente. In questo modo si elimina la pratica del multificio senza scelte populiste che compromettano la sicurezza stradale.
  • Interventi mirati e puntuali per la tutela della sosta della residenza, estendendo la ZTL 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per chi resiste come residente del Centro Storico.
  • Incentivare la proprietà condivisa delle automobili mediante riconoscimento di stalli riservati su strada per i mezzi di coloro che rinunciano alla proprietà individuale del mezzo in favore di sistemi di proprietà condivisa.
  • Potenziare i sistemi di car sharing utilizzando gli strumenti della concessione così da imporre un numero minimo di mezzi e sovvenzionarne l’uso al fine di ridurre il numero di seconde e terze auto familiari.
  • Istituire un programma “ogni bambino e bambina una bicicletta” e un programma “bici al lavoro”, consistente in incentivi per l’acquisto di una bicicletta con parte degli incentivi pagati dal comune e parte dell’azienda per cui si lavora.
  • Sviluppare azioni che favoriscano comportamenti positivi, senza limitarsi a politiche sanzionatorie (teoria dei Nudge).
  • Coordinare il trasporto pubblico di linea e quello non di linea, superando le tensioni tra chi ha una licenza taxi e la categoria NCC. Tante segnalazioni arrivano ogni settimana, ma dal Comune arrivano risposte troppo deboli. È un ambito da affrontare con rispetto delle diverse posizioni, ma in modo trasparente e politico, prendendo decisioni giuste, che rispettino le regole e le modifichino laddove sia necessario.
  • Occorre una campagna straordinaria che parli della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico. Questa deve riguardare tanto il personale quanto l’utenza, spesso oggetto di molestie, aggressioni e minacce.
  • Contrarietà al progetto di completamento del sistema dell’Alta Velocità, visto il molto che si potrebbe fare con opere meno impattanti. L’Osservatorio presieduto dal Comune deve svolgere una funzione di effettivo controllo su quanto avviene nella nostra Città, tutelando la cittadinanza e il territorio.
  • Quanto proponiamo sulla logistica vale ovviamente anche per il trasporto. Ipotizzare l’utilizzo di mezzi pubblici per muovere le merci può integrare il mercato in maniera utile e giusta.